Da city a smart city

Le smart city ci aiutano a centrare il Global Goal numero 11. Dove sono? Anche in Italia!

20 gennaio 2021

Goal 11 smart city

Oggi il 55% della popolazione mondiale abita in aree urbane: vuol dire che 3,5 miliardi di persone vivono in città. Nel mondo le megalopoli con oltre 10 milioni di abitanti sono già più di trenta: in cima alla classifica troviamo Tokyo che conta circa 37 milioni di abitanti, seguita da Nuova Delhi, Shanghai, Città del Messico e San Paolo.
Secondo l’ONU – Organizzazione delle Nazioni Unite il trend è destinato a salire perché altri 2 miliardi di persone si sposteranno dalle aree rurali entro il 2050. Questo significa che le città diventeranno ancora più grandi, densamente popolate, trafficate ed energivore. Già, perché anche se le aree urbane coprono solo il 3% della superficie terrestre, causano il 60-80% del consumo energetico mondiale e almeno il 70% delle emissioni umane di anidride carbonica. E come se non bastasse producono anche l’80% dei rifiuti!

Con queste premesse è chiaro perché l’Agenda 2030 dell’ONU ha previsto il Global Goal numero 11 che mira a trasformare città e comunità in luoghi sostenibili, resilienti, inclusivi e sicuri per tutti, a cominciare da bambini e ragazzi, donne e anziani e da chi ha esigenze speciali.

Sono tanti gli aspetti sui quali lavorare per trasformare le nostre città in luoghi intelligenti o in smart city: la mobilità e l’uso efficiente delle risorse (energia, acqua, suolo…), l’illuminazione pubblica e il verde, la gestione dei rifiuti e l’economia circolare, la connessione Internet e la digitalizzazione.

Le smart city sono una realtà anche in Italia. Ecco 4 esempi che dimostrano come applicando la tecnologia e l’Internet of Things o Internet delle cose alle nostre città possiamo ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare l’uso delle risorse, aumentare l’efficienza, ottenere benefici economici e, in cima a tutto, migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini.

A Firenze anche l’irrigazione di parchi e verde pubblico è intelligente e “salva goccia”: nei nuovi giardini delle ex Officine Galileo e Porta Leopolda, decine di sensori misurano la temperatura e l’umidità del terreno, incrociano i dati con le previsioni meteo e decidendo come e quando irrigare. Inoltre, comunicano direttamente con i tecnici che così possono individuare da remoto eventuali perdite o guasti degli impianti e intervenire solo quando serve.

A Verona sono stati installati 160 impianti semaforici programmati per far scattare il verde quando le ambulanze in codice rosso si trovano a 100 metri di distanza: come risultato si riducono i tempi di intervento e aumenta la possibilità di salvare vite umane.

A Treviso il parcheggio intelligente è una realtà da anni: basta scaricare una semplice app per sapere quale area di sosta del centro storico è libera. Così si evita di dover “girare a vuoto” e il traffico si decongestiona. Lo smart parking si basa su un sistema che comprende oltre 2.600 sensori interrati nel manto stradale dei parcheggi e interconnessi tra loro. A questi vanno aggiunti 161 sensori dedicati alle piazzole di carico e scarico.

A Prato sta per crescere la prima giungla urbana del mondo! Per scoprire come faranno alberi e piante a invadere pacificamente interi quartieri, tetti e facciate basta leggere la news dedicata con la video-intervista a Stefano Boeri sì proprio l’architetto che ha progettato il famoso Bosco Verticale di Milano, un altro esempio di come gli spazi che viviamo ogni giorno possano essere ripensati in chiave sostenibile.

Ovviamente, per trasformare le nostre città in luoghi più vivibili, sicuri e colorati serve il contributo di tutti, anche dei più piccoli. Proprio per questo Energicamente dedica la tappa #2 del percorso gamificato al Global Goal numero 11 e alle smart city.
La tappa coinvolge bambine e bambini, ragazze e ragazzi con sfide, mini game, missioni e curiosità: da leggere, giocare e scoprire a casa e in classe.

Notizia e foto derivanti dal sito di Energicamente