15 luglio 2021
E’ stato approvato dalla Giunta comunale il progetto definitivo / esecutivo per gli interventi di forestazione urbana dell’edificio del “Mercato coperto”, situato nel quartiere del Macrolotto Zero, lo storico quartiere della città caratterizzato da spazi sottoutilizzati. L’intervento di forestazione interesserà un edificio da poco restaurato grazie al progetto “PIU Prato” di riqualificazione urbana finanziato dal FESR per le aree urbane, culturali e innovazione sociale e nel quale adesso si trova, in via sperimentale, il mercato di filiera corta.
Il progetto di forestazione urbana del “Mercato coperto” è stato ideato da PNAT (Società di progettazione multidisciplinare co-fondata da Stefano Mancuso) e si articola in diversi interventi di plant-based solutions. Le superfici esterne dell’ex capannone industriale saranno ricoperte di piante gestite con tecnologie a bassa manutenzione, e gli spazi aperti verranno rinaturalizzati. Questi interventi genereranno benefici in termini di regolazione del microclima ambientale, mitigazione della temperatura, qualità dell’aria, isolamento termico e acustico e regimentazione delle acque piovane. La riconversione dell’ex capannone industriale in cui è stato creato il mercato sarà un modello di riutilizzo del patrimonio industriale dismesso di Prato. Le piante saranno il fulcro tecnologico e vitale dello spazio, il primo esempio pratese di design biofilico altamente innovativo.
Gli spazi interni ospiteranno un mercato di prodotti agricoli locali e una grande “ Fabbrica dell’Aria”, un sistema ideato e sviluppato da PNAT per rimuovere completamente gli inquinanti dell’aria attraverso le piante. Si tratta della più grande fabbrica dell’aria progettata fino ad oggi da PNAT, concepita come una vera e propria serra da interni che racchiude al suo interno un bistrot immerso nel verde che grazie al sistema Stomata è in grado di purificare l'aria utilizzando le piante. Tra ficus, kentie, monstere e strelizie rigogliose, si potranno acquistare ortaggi coltivati a km 0, consumare cibi locali e trascorrere del tempo in una vera e propria Giungla Urbana, godendo dei benefici psico-fisici di una piena immersione nella natura.
“Con l’approvazione del definitivo - esecutivo del mercato coperto il progetto prende forma e si avvia alla sua fase di gara e realizzativa”, spiega l’assessore all’urbanistica, ambiente ed economia circolare Valerio Barberis , "si tratta di un progetto innovativo che mira ad utilizzare le nature based solutions come chiave architettonica non solo per migliorare gli edifici e le prestazioni energetiche di quest’ultimi, ma anche come occasione per migliorare la qualità della vita della cittadinanza.
Prato Urban Jungle
Prato Urban Jungle è un intervento partecipativo dalla concezione innovativa che impiega gli elementi naturali come strumenti attivi per promuovere un ambiente urbano più sostenibile, più confortevole e più attento alla salute dei cittadini. Il progetto, finanziato con fondi europei di UIA Urban Innovative Actions per 3,7 milioni di euro, vede la collaborazione della Municipalità di Prato – soggetto capofila – con numerosi enti partner tra cui: Stefano Boeri Architetti, Pnat (Società di progettazione multidisciplinare co-fondata da Stefano Mancuso), Legambiente Toscana, CNR IBE - Istituto per la BioEconomia, Estra, greenApes e Treedom.
Credits render grafici: ©PNAT