L'Intrepida 2017, un’edizione da record

Bici d'epoca ad Anghiari, per una classica delle due ruote vintage

17 ottobre 2017

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Domenica 15 ottobre si è svolta la 6° edizione de L’Intrepida, la classica cicloturistica su bici d’epoca organizzata dal Gs Fratres Dynamis Bike, con il supporto anche di Coingas e di Estra.
Anghiari ed i suoi meravigliosi scorci hanno fatto da cornice alla pedalata e hanno regalato agli Intrepidi Ciclisti una giornata di festa, di divertimento e di condivisione.
Spettacolare l’immagine di Piazza Baldaccio colorata a festa dagli 831 Intrepidi Ciclisti e dalle loro affascinanti bici storiche (antecedenti il 1987) che sono partiti subito dopo l’Inno di Mameli eseguito dalla Filarmonica P. Mascagni. Le emozioni non sono terminate al via della ciclostorica, ma sono proseguite anche lungo i tre percorsi (42, 85 e 120 km e in tutti gli 8 punti di ristoro) ed ovviamente al traguardo e che hanno coinvolto gli anghiaresi e tanti curiosi provenienti da tutto il territorio.
Soddisfatti tutti gli 831 partecipanti che hanno pedalato sulle strade della Battaglia di Anghiari. Questo è sicuramente il dato più importante: tra questi 83 donne e 22 stranieri (di cui 15 residenti all’estero). 117 coloro che si sono cimentati sul percorso “intrepido” da 120 km, 352 quelli che hanno percorso il “lungo” da 85 km e 362 coloro che hanno optato per il “corto” da 42 km. Da segnalare anche i nomi del classe 1935 Franco Brizzi e del classe 2003 Tommaso Biancucci.

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E’ stata una grande edizione così come ha confermato dopo l’arrivo dell’ultimo ciclista il presidente del Gs Fratres Dynamis Bike Fabrizio Graziotti. “E’ stata un’edizione splendida che ha ripagato alla grande il lavoro svolto e che ha fatto segnare il nuovo record di partecipanti. Siamo arrivati a quota 831 e voglio ringraziarli tutti perché sono stati loro i grandi protagonisti di questa giornata. Difficile trovare le parole giuste per esprimere le nostre emozioni e per descrivere la giornata di oggi. Voglio ringraziare però tutti i partecipanti, le istituzioni, gli sponsor, le associazione, i volontari che con noi del Gs Fratres Dynamis Bike hanno collaborato alla realizzazione di questa 6° edizione mettendo in risalto il lavoro svolto da tutti gli amici che fanno parte del nostro gruppo”.
Ha partecipato a L’Intrepida anche il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri che a fine giornata ha espresso la sua soddisfazione per il successo della manifestazione. “Una giornata bellissima con ben 831 ciclisti al via che è stata illuminata dal sole, che ci ha permesso di pedalare nel nostro splendido territorio e che ha confermato ancora una volta il fascino de L’Intrepida, un fiore all’occhiello per il nostro paese che ogni anno porta ad Anghiari tantissimi appassionati. Sono felice di aver pedalato in gruppo e faccio i miei più sinceri complimenti al Comitato Organizzatore per il lavoro svolto”.

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Tra gli sponsor de L’Intrepida spiccano Coingas ed Estra. Queste le parole di Sergio Staderini, Amministratore Unico di Coingas: “L’Intrepida racconta una storia. Quella di strade bianche e silenziose tra campi coltivati. Anni nei quali la bicicletta era il sogno di ogni ragazzo e il mezzo di trasporto di ogni adulto. Per alcuni diventava poi uno strumento per fare sport ed entrare nel mito. L’Intrepida ci ricorda che poche discipline sportive come il ciclismo hanno mantenuto saldo il legame con la loro storia. Le biciclette di oggi non sono nemmeno paragonabili a quelle protagoniste dell’Intrepida ma il ciclismo conserva intatta la sua immagine di sport popolare, fatto di determinazione, coraggio e sudore”.
Il Presidente di Estra Francesco Macrì: “L’Intrepida mette ordine nella gerarchia degli sport. La televisione offre oggi un’infinita varietà di discipline ma il ciclismo conserva un posto particolare nel cuore di tutti perché tutti abbiamo spinto sui pedali e molti hanno sognato di tagliare traguardi in cima a impervie vette. Il ciclismo è stato e continua ad essere sport popolare per eccellenza e L’Intrepida concede a intere generazioni la materializzazione di un ricordo: quando la tecnologia era un semplice dettaglio e quando contavano solo la fatica e la passione. Valori da non praticare solo in sella ad una bicicletta”.

Foto: Luigi Burroni