La web tax mette in agitazione il mondo energetico

Rischio possibile estensione ai contratti online di luce/gas

15 dicembre 2017

Le fibrillazioni sulla web tax si estendono al mondo dell’energia. Il timore degli operatori è che la nuova tassa possa estendersi ai contratti di fornitura di elettricità e gas conclusi online. Ciò in conseguenza dell’emendamento al Disegno di legge Bilancio in V commissione Camera, per a estendere il tributo a tutte le transazioni su internet, sia di servizi che di beni, includendo quindi anche l’e-commerce. Rispetto alla versione uscita dal Senato, la web tax sarebbe semplificata e comunque ridotta dal 6% all’1%. L’estensione dell’ambito di applicazione potrebbe però far salire da 114 a oltre 600 milioni di euro l’incasso per l’Erario. Qualora effettivamente coinvolgesse i contratti luce/gas online, le società energetiche temono che ciò scoraggi una forma contrattuale in genere più economica rispetto alla tradizionale e considerata un punto di riferimento per il futuro. "Questi contratti – sottolineano Elettricità Futura e Utilitalia in una nota congiunta – sono già soggetti ad una complessa tassazione. L’inclusione nell’ambito della web tax appesantirebbe ulteriormente il peso delle bollette dei cittadini e avrebbe come effetti collaterali quelli di disincentivare l’utilizzo delle piattaforme web, di ridurre la semplicità di accesso e pagamento on-line delle fatture, di penalizzare la dematerializzazione documentale, di limitare le forme di concorrenza a scapito delle imprese più innovative. Tutte direzioni opposte a quelle intraprese negli ultimi anni a beneficio dei consumatori".