Argomento: News RSI
17 dicembre 2020
Per centrare i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e per non lasciare indietro nessuno abbiamo 10 anni.
Tra i traguardi ambientali, sociali ed economici da raggiungere entro il 2030 rientra anche il Global Goal numero 7 che mira a portare ovunque energia pulita, accessibile e sicura. Ma anche a migliorare l’efficienza energetica e a massimizzare il ricorso alle fonti rinnovabili in tutti i settori.
A che punto siamo? Scopriamolo insieme partendo dai dati del nuovo studio Tracking SDG 7 : The Energy Progress Report for 2020*:
E in Italia? Questa volta partiamo dal Rapporto 2020 dell’ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Il rapporto ASVIS, mostra un andamento complessivamente positivo tra il 2010 e il 2019 rispetto al Global Goal 7, grazie anche ai miglioramenti della quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia. Negli ultimi tre anni, l’indice segnala un andamento pressoché stabile causato dalla mancata crescita della quota di energia da fonti rinnovabili. Pur non essendo ancora possibile valutare gli effetti della pandemia in atto, l’Italia dovrebbe comunque superare il target posto dalla Strategia Europa 2020** relativo all’energia da fonti rinnovabili, che nel 2019 si attesta al 18,1%, superando quindi l’obiettivo UE del 17%.
Come sappiamo, il Global Goal numero 7 focalizza l’attenzione sull’uso delle fonti rinnovabili in tutti i settori, ma anche sull’accesso all’energia. In Italia il punto non è collegarsi alla rete elettrica nazionale che è diffusa in modo capillare, ma azzerare la povertà energetica per le categorie sociali più svantaggiate. La povertà energetica si verifica quando una famiglia o un individuo non è in grado di pagare i servizi energetici primari (riscaldamento, raffreddamento, illuminazione, mobilità e corrente) necessari per garantire un tenore di vita dignitoso, a causa di una combinazione di basso reddito, spesa per l’energia elevata e bassa efficienza energetica nella propria abitazione. Questa situazione è associata a conseguenze negative per la salute, il benessere, l’inclusione sociale e la qualità della vita delle persone, incluso il rendimento scolastico di bambine e bambini e ragazze e ragazzi.
Il problema riguarda anche l’Italia: secondo l’Osservatorio europeo sulla Povertà Energetica, per esempio, il 14% della popolazione non riesce a riscaldare adeguatamente la propria abitazione, contro una media UE del 7%.
Tra gli strumenti per affrontare la povertà energetica rientra il bonus sociale introdotto da Governo e Comuni per agevolare le famiglie in condizioni di disagio economico attraverso un risparmio sulla spesa energetica.
La pandemia che stiamo vivendo ha ovviamente conseguenze sulla concreta possibilità di centrare entro il 2030 gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, incluso il Global Goal numero 7. Tra le criticità troviamo proprio il rischio di un incremento della povertà energetica.
Eppure, l’accesso universale a un’energia economica, affidabile, sostenibile e moderna e il ricorso a fonti di energia pulita sono condizioni di partenza imprescindibili non solo per il benessere individuale ma anche per costruire economie resilienti, eque e sostenibili e per affrontare qualsiasi tipo di emergenza sanitaria. Per questo diventa ancora più importante ogni azione che ci permetta di centrare il Global Goal numero 7.
Notizia e foto derivanti dal sito di Energicamente