27 luglio 2017
È il momento del galà di danza al 42° Cantiere Internazionale d’Arte. Il palco di Piazza Grande accoglie venerdì 28 luglio un dittico di balletti che combina un grande classico e una novità in prima assoluta, con musiche eseguite dal vivo e coreografie originali. Appuntamento alle 21.30 con il debutto di "Nero Giallo Bianco", composizione originale commissionata al talentuoso producer Davide Vannuccini che si è ispirato alle fasi della ritualità sciamanica. Tre colori, tre quadri, tre momenti della vita umana: la caduta, la lotta, la rinascita, interpretati dalla coreografa Maria Stella Poggioni e dai giovani dell’École de Ballet di Sinalunga. Ad impreziosire la performance i live electronics curati dallo stesso Vannuccini e gli interventi musicali di Maurizio Costantini (contrabbasso), Eros Terzuoli (sax tenore) ed Eleonora Pellegrini (arpa). Nella seconda parte è in programma "Le sacre du Printemps", il capolavoro di Igor Stravinskij su cui si rinnova la collaborazione tra Cantiere Internazionale d’Arte e Accademia Nazionale di Danza che ha affidato la coreografia a Silvia Autorino e Giulia Bean. Una produzione tutta al femminile dove l’emblematica figura dell’Eletta si moltiplica per il numero delle interpreti con volute ed evidenti citazioni coreografiche al primo e scandaloso “Sacre” di Nijinskij del 1913, pietra miliare nella storia della danza. Sarà eseguita nell’occasione la versione per due pianoforti che vede impegnato il Duo Pianistico Firenze, composto da Sara Bartolucci e Rodolfo Alessandrini (ingresso: intero 20€, ridotto 15€).
Alle 18,00 in programma un recital per organo in Duomo, su brani che spazieranno dal Tre al Settecento. Christian Bischof, organista tedesco tra i più interessanti della sua generazione, eseguirà un ricercato programma che partirà con il “Preambulum super re, la, fa e sol” di Adam Ileborgh von Stendhal e con “Estampo – Retrové” dal Codex Robertsbridge per continuare poi con “Salve Regina” di Hans Kotter e “Segundo tiento de medio registro de tiple de septimo tono” di Francisco Correa de Arauxo. Ancora: melodie seicentesche con la “Toccata quinta Sopra i pedali, e senza” di Girolamo Frescobaldi e bani scelti dal libro di tabula “Darinnen daß Vatter unser” di Johann Ulrich Steigleder, per avviarsi poi si chine barocche con una selezione di musiche di Johann Sebastian Bach. Conclusione affidata a Georg Muffat e alla sua “Toccata septima do maggiore” da “Apparatus musico-organisticus”.
Continua alla Fortezza (via di San Donato 14) “Canti di colore”, la mostra che porta per la prima volta al pubblico 90 dipinti inediti realizzati tra il 1975 e il 2007 da uno dei più influenti compositori del Novecento: Hans Werner Henze. Acquerelli, schizzi a matita e opere tratteggiate col gesso colorato: immagini che affascinano ed entusiasmano perché se da un lato lasciano intuire come il maestro tedesco abbia immaginato diverse opere musicali prima del lavoro compositivo, dall’altro manifestano grandissima espressività e capacità narrativa, toccando immediatamente lo spettatore (tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30, ingresso libero).
Il 42° Cantiere, con la direzione artistica e musicale di Roland Böer coadiuvata dal coordinamento artistico di Giovanni Oliva, è sostenuto da Comune di Montepulciano, MiBACT, Regione Toscana, Banca Valdichiana, Conad, Consorzio del Vino Nobile, Estra.