Fatturazione elettronica tra privati, cosa cambia dal 2019

Le fatture emesse dal 1° gennaio in modalità diverse non saranno accettate

23 novembre 2018

La Legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017) ha introdotto dal 1° Gennaio 2019 l’obbligo di emissione e trasmissione delle fatture tra tutti gli operatori nazionali in modalità solo elettronica. Per garantire il corretto recapito della fattura l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio sito (area “Fatture&Corrispettivi”) un servizio gratuito di registrazione dell’indirizzo telematico di ciascun operatore economico – associando la Partita IVA al “Codice Destinatario” o alla “PEC Destinatario” – utile a semplificare e velocizzare il processo di recapito della fattura. Il Sistema di Interscambio (SDI) considera questa scelta come prioritaria nella consegna della fattura elettronica e, pertanto, se tutti gli altri elementi del tracciato XML sono corretti, recapita la fattura all’indirizzo telematico registrato del cliente, senza la necessità di comunicare a tutti i fornitori il codice destinatario e indipendentemente da quanto il fornitore indicherebbe nell’apposito campo. Estra e le società partecipate si avvalgono di questo servizio quindi le fatture passive verranno veicolate dal SDI all’indirizzo telematico indicato in fase di registrazione, che verrà considerato quale unico canale di comunicazione. Per i fornitori è quindi necessario: valorizzare il campo “Codice Destinatario” con “0000000” come da specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate; valorizzare in tutte le fatture il campo < IdFiscaleIVA > con la partita IVA in quanto saranno accettate solo le fatture emesse con tale campo correttamente valorizzato; nel tracciato XML non deve essere indicato alcun indirizzo e-mail. Nel caso in cui la fattura non sia emessa in formato elettronico o trasmesso con modalità diverse da quelle indicate non potrà essere accettata e pagata.