02 ottobre 2017
Nel secondo trimestre 2017, nel settore Energia e utility si arresta la crescita dell’occupazione: nel totale dei comparti di fornitura di energia elettrica gas, vapore e aria condizionata e fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento l’occupazione in Italia rimane invariata, con una brusca frenata rispetto al +2,8% del trimestre precedente.
L’analisi per classi di età - che sono diverse da quelle dell’indagine mensile per motivi di rappresentatività statistica - evidenzia una bassa quota di giovani occupati nel settore Energia e utility, dove gli addetti under 40 sono il 27,4%, quota di oltre 7 punti inferiore alla media generale e di quasi 10 punti inferiore alla media del manifatturiero (36,8%). Nel dettaglio, è il settore di Acqua e gestione rifiuti che presenta la più bassa presenza di giovani lavoratori - pari al 23,1% - a cui fa da contrappeso il 35,4% dell’Energia elettrica e gas, valore più vicino alla media del Manifatturiero. Nell’ultimo anno la stazionarietà dell’occupazione è la risultante di un calo dell’1,5% dei lavoratori under 40 e di un aumento dello 0,5% degli occupati tra 40 e 64 anni.
Anche nella prospettiva di ripresa del mercato del lavoro si osserva un ritardo per gli occupati più giovani: tra il punto di minimo dell’occupazione nel settore registrata nel IV trimestre 2014 e il I trimestre 2017, l’occupazione nelle imprese energetiche e nelle utility sale del 7,1%, risultato di un aumento del 2,1% degli under 40 e di una crescita del 9,1% dei senior con 40 anni ed oltre.