E-mobility, censimento per fotografare i Comuni

Iniziativa del Comitato promotore di e-mob per conoscere lo stato dell'arte

19 gennaio 2018

Un censimento della mobilità urbana, elettrica e non, per fotografare lo stato dell’arte del settore nei Comuni: dal numero di distributori di carburanti presenti al numero di colonnine per la ricarica elettrica, dai servizi di trasporto alternativo al privato (car o bike sharing, taxi) alla presenza di aree pedonali, ztl o piste ciclabili. Il Comitato promotore di e-mob, la conferenza nazionale della mobilità elettrica, invierà in questi giorni un “questionario preliminare” ai Comuni sottoscrittori della Carta Metropolitana dell’Elettromobilità, l’evoluzione della precedente Carta di Arese e presentata nel maggio 2017. “L’idea è quella di creare un data base - spiega Camillo Piazza, presidente di Class Onlus (l’associazione che fa parte del Comitato Promotore) - con le informazioni necessarie per indirizzare al meglio le future iniziative”. Tornando alla Carta, dalla sua presentazione sono una settantina le amministrazioni che hanno già approvato o stanno per aderire per migliorare la qualità dell’aria, abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti, favorire l’efficienza energetica e utilizzare le Fer e ridurre le importazioni di combustibili fossili. In questi giorni, inoltre, è partita anche la “chiamata” per nominare i rappresentanti (sia dei soggetti promotori che di quelli sottoscrittori) che parteciperanno ai quattro gruppi di lavoro impegnati nell’elaborazione di proposte concrete sulla base dei principi enunciati nella Carta.