26 febbraio 2020
Dal 20 al 22 marzo 2020 Firenze ospita il Festival delle Scoperte. Tre giorni di conferenze, dibattiti, workshop, laboratori e spettacoli dedicati al piacere delle scoperte nei più vari campi del sapere. Tema scelto per questa edizione è "Il Tempo", inteso come dimensione in cui si colloca ogni evento che accade. Ad affrontarlo, tra scienze e letteratura, filosofia e religione, arte, teatro e musica, ci saranno oltre 100 ospiti, per 120 appuntamenti dislocati in 20 luoghi diversi. La scoperta non è semplicemente un ampliamento della conoscenza: avviene all’improvviso, è una rivelazione. La parola deriva dal latino e indica proprio l’atto del levare la copertura da qualcosa. È in quel preciso momento, nell’istante in cui il velo si alza davanti allo scopritore, che l’ignoto diventa noto, le cose acquistano una nuova chiave di lettura ed il nuovo entra d’un tratto nell’esperienza umana, vuoi di una singola persona, vuoi dell’intera specie. Ogni scoperta procede alimentando altre curiosità, in un processo incessante e contagioso, portando con se’ ogni volta stupore e meraviglia.
Ed è alla ricerca di queste emozioni, che è nato il Festival delle Scoperte, ideato da Marco Panichi e immediatamente abbracciato dal Comune di Firenze, dall’Università degli Studi e da tante altre istituzioni fiorentine che hanno partecipato all’impresa, mettendo a disposizione luoghi e coinvolgendo persone, con il sostegno di imprese locali e nazionali come Estra, Banca Cambiano, Unicoop Firenze e Aboca. Dal 20 al 22 marzo 2020 ogni angolo della città ospiterà uno o più incontri del festival: il complesso de Le Murate, con il MAD e il MIP, il Cenacolo di Santa Croce, la biblioteca delle Oblate, lo Spazio Alfieri, l’Accademia La Colombaria, il Museo Galileo, l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e lo Ximeniano, il Teatro Niccolini, la Fondazione Scienza e Tecnica, Santa Maria Nuova, l’Accademia dei Georgofili, l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, l’Accademia Italiana, il Saci di Palazzo Cartelloni e le librerie Libraccio e Salvemini. Tantissimi gli ospiti coinvolti, per raccontare la quotidianità della scoperta: il filosofo Telmo Pievani parlerà del valore della serendipità per poi salire sul palco con la Banda Osiris nello spettacolo Acquadueo; Luigi Dei, Rettore dell’Università di Firenze, si cimenterà in una versione multimediale di Via col Tempo e dialogherà con Massimo Inguscio, presidente del CNR, e con il giornalista scientifico Pietro Greco sul valore del tempo nella ricerca; l’astrofisica Sandra Savaglio ci parlerà dell’universo per chi ha poco spazio-tempo, lo scrittore Marco Malvaldi ci mostrerà come matematica, fisica, chimica e religione siano fuse nel secondo principio della termodinamica. E poi ancora l’astronauta Roberto Vittori (in collegamento dagli Stati Uniti) con il direttore del Marscenter di Napoli Marcello Spagnulo, il divulgatore scientifico Adrian Fartade, l’abate di San Miniato Padre Bernardo e il rabbino Amedeo Spagnoletto, l’astrofisico Amedeo Balbi, l’attrice Daniela Morozzi, i produttori musicali Matteo Romagnoli e Stabber e tantissimi altri.
I temi della Scoperta e del Tempo verranno affrontati anche da storici e medici, filosofi e storici dell’arte, informatici e fotografi, artisti, botanici ed esperti di cucina. L’organizzazione del Festival è a cura dell’associazione culturale Festival delle Scoperte. Il comitato scientifico e artistico è composto da Marco Ciardi, storico della scienza, Giandomenico Semeraro, storico dell’arte, Andrea Gambassi, fisico teorico, Roberto Carlone, musicista e attore e Pasquale Barile, egittologo.