03 marzo 2017
La creatività giovanile premia lo sport. Il progetto nato dall’alleanza di Estra con il Comune di Castiglion Fiorentino, la Scuola Orafi Margaritone di Arezzo e la SeMar, azienda orafa aretina, con un obiettivo: creare un premio ufficiale per il Gran Galà dello Sport di Castiglion Fiorentino, evento giunto alla sua seconda edizione che si terrà il 20 marzo prossimo.
Gli studenti dell’istituto aretino avevano presentato le proprie idee e a fine gennaio è stata selezionata la migliore: quella di Andrea Palladino. Il 3 marzo tutti i partecipanti si sono recati alla SeMar, accompagnati dai professori, per conoscere da vicino i processi produttivi del premio.
Lo guarda con stupore. Non capita a tutti di vedere trasformato un sogno, seppur piccolo, in realtà. Tanto meno ad un ragazzo che frequenta la terza classe delle superiori. Andrea Palladino è uno studente di molte idee e di poche parole. Tiene in mano la concretizzazione di un suo disegno: il premio che il Comune di Castiglion Fiorentino consegnerà a sette grandi nomi dello sport italiano in occasione del suo Gran Galà.
“E’ una bella emozione. Non credevo che dalla mia idea potesse venir fuori un oggetto fatto così bene. Penso che questa possa essere davvero la mia strada: vorrei disegnare e progettare per il settore orafo”.
Idee chiare anche per un suo compagno di classe che, in un progetto di alternanza tra scuola e lavoro, ha trascorso sei settimane alla SemAr, l’azienda orafa aretina di Gabriele Veneri che ha realizzato il premio. “Qui si impara veramente molto – racconta Davide Trippi. Forse più che sui banchi di scuola. Ho toccato con mano cosa vuol dire lavorare l’oro, creare prodotti. Ho visto macchine di cui ignoravo l’esistenza e il funzionamento. Ho lavorato bene con il titolare: Veneri è stato veramente una sorta di padre. Se dovessi dare un voto alla mia esperienza? Non ho dubbi: 10. E da grande voglio fare l’operaio orafo. Magari proprio qui”.
Piace l’idea di andare in fabbrica ma anche quella di avere studenti in fabbrica. “Il passato m’interessa – dice Gabriele Veneri che è anche Presidente degli orafi Cna – ma ho una vera fissazione per il futuro. Noi imprenditori abbiamo il dovere morale di tramandare le competenze che abbiamo acquisito e che hanno fatto grande il settore orafo aretino. Questi ragazzi hanno voglia d’imparare e quelli che lo faranno bene, non avranno problemi a trovare un lavoro”.
Ovviamente soddisfatto Mario Agnelli, Sindaco di Castiglion Fiorentino, “destinatario finale” di questo progetto: “era bellissimo il disegno dello studente dell’Istituto Margaritone e altrettanto bello è l’oggetto creato dalla SemAr. Uno dei motivi centrali è l’immagine di San Michele che è patrono della nostra città. E’ venuto fuori un premio talmente bello che mi verrebbe voglia di richiamare gli sportivi che abbiamo premiato lo scorso anno per ripetere la cerimonia”.
Ancora più soddisfatta la scuola. La professoressa Martina Scala, coordinatrice del progetto: “i nostri ragazzi sono stati veramente bravi. Hanno legato il disegno e la progettazione alla città di Castiglion Fiorentino e allo sport. Forte e convinta la partecipazione di tutti gli studenti”.
Scuola, Comune, azienda orafa. Studenti, insegnanti, operai, imprenditori, sindaci. Molti tasselli di un grande e originale mosaico. A sistemarli è intervenuta Estra, multiutility pubblica, con una vocazione energetica e con una passione per tutto quanto di meglio possa esprimere il territorio: dallo sport alla cultura, dalla formazione all’ambiente. “Noi abbiamo unito i puntini di questa storia per creare un disegno nuovo e interessante – afferma il Presidente Francesco Macrì. Crediamo che le idee migliori debbano diventare realtà e questo è possibile solo se operiamo tutti insieme per un obiettivo condiviso. Protagonisti di questa esperienza sono i ragazzi che si sono dimostrati entusiasti. Positiva, dal punto di vista didattico, l’attività per la scuola. Ottimo il “prodotto” che arriva al Comune di Castiglion Fiorentino. E molto soddisfatti siamo anche noi: Estra si è confermata impresa attenta ai temi della formazione creando un progetto che potrà valere da modello anche in altre realtà”.