03 dicembre 2020
Nel 2018 Estra ha avviato il progetto PMIR (Project Manager for Sustainability Report/Integrated Report), un innovativo percorso di formazione per la creazione di una nuova figura professionale, il Project Manager del Report di Sostenibilità. L’idea prende spunto da un’esigenza normativa rappresentata dalla Direttiva 2014/95/UE che, pur interessando solo le imprese di grandi dimensioni, costituisce un passo importante per la sensibilizzazione e il valore positivo rappresentato dalle pratiche sostenibili, anche delle piccole e medie imprese, degli enti e delle organizzazioni no profit. La nascita di questa nuova figura professionale non rappresenta però solo una risposta agli obblighi normativi, ma soddisfa, da una parte, le richieste di una società sempre più attenta a valutare le conseguenze sociali delle scelte delle aziende e, dall’altra, le esigenze operative delle stesse imprese ed organizzazioni sempre più consapevoli dell’importanza del tema Sostenibilità. Un tema visto come opportunità per diffondere l’Integrated Thinking all’interno delle aziende e all’esterno, verso gli stakeholder.
Il Project Manager del Report di Sostenibilità sarà quindi un professionista con un ruolo cross-linking tra le differenti aree di business, una figura capace di coordinare e attuare la preparazione di un documento complesso che racconta l’azienda da molteplici punti di vista. Tale figura dovrà possedere competenze in economia aziendale, per interpretare e valutare il bilancio di una società, ma avere anche competenze trasversali, di gestione, di comunicazione, di project management, nonché competenze statistiche.
Il progetto PMIR è finanziato dal Programma Erasmus+ 2014/2020 Azione KA2 “Progetti di cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche” e vede partecipare numerosi Partner internazionali di primo livello quali Università degli Studi di Siena (Italia), Euromasc (Norvegia), BXL Europe (Belgio), Camera di Commercio Italiana per la Germania (Germania), Camera di Commercio di Badajoz (Spagna) e OpenCom (Italia).
Il percorso formativo ha coinvolto 60 futuri Project Manager del Report di Sostenibilità provenienti da Italia, Germania, Spagna, Belgio e Norvegia, è stato progettato secondo la metodologia ECVET (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale) ed era strutturato da una prima parte teorica della durata di 6 mesi con video MOOC e webinar inerenti temi quali la Responsabilità Sociale d’Impresa, il reporting di sostenibilità, la comunicazione, il data e project management, seguita da un test finale di verifica delle conoscenze apprese. Per i 19 allievi con i risultati più brillanti era previsto l’accesso al secondo step di formazione on-the-job di dieci giorni all’estero presso un’azienda europea, partner del Progetto, al termine della quale è stato rilasciato il Certificato di Mobilità Europass. A causa dell’emergenza sanitaria COVID-19 solo 3 dei 19 partecipanti alla formazione on-the-job hanno potuto effettuare il percorso all’estero. Per gli altri 16 partecipanti il progetto è stato rimodulato e ripensato in modalità on-line a distanza, per permettere comunque ai partecipanti di concludere l’esperienza.
Il progetto si è concluso a ottobre 2020 e le testimonianze dei partecipanti confermano la positività dell’esperienza svolta, sia in termini di professionalità acquisita che di bagaglio culturale e personale.
Katharina Prontnicki dalla Germania – virtual mobility @Estra SpA Italia
“Sono venuta a conoscenza del progetto durante uno stage che stavo facendo e ho pensato che fosse un’ottima idea. Non avevo molta esperienza pratica nel campo del reporting di sostenibilità ma all’università ho seguito diversi corsi su queste tematiche ed ero molto interessata a mettere in pratica queste conoscenze acquisite. Durante la virtual mobility la mia più grande sfida è stata quella di gestire molte cose contemporaneamente. Il vantaggio principale che ho avuto dal progetto è stato sicuramente quello di elaborare un vero report di sostenibilità di un’azienda reale utilizzando e analizzando dati veri. Inoltre lavorare in un contesto internazionale in lingua inglese è stato molto stimolante. Questa esperienza mi sarà sicuramente utile per il futuro, ora mi sento molto più sicura e consapevole sui temi del reporting di sostenibilità e del project management.”
Alessia Pascucci dall’Italia – virtual mobility @ASPREMETAL Spagna
“Quando ho visto il progetto sulla sostenibilità ho deciso subito di iscrivermi perché avevo fatto la tesi sulle leggi ambientali e ho deciso di saperne di più sui temi della sostenibilità e dell’ambiente anche se non avevo esperienze precedenti sul reporting. La sfida principale è stata spiegare all’azienda di quali indicatori e quali dati avevo bisogno, soprattutto perché per l’azienda era la prima esperienza di reporting. Le mie capacità e competenze nell’elaborazione dei dati e nello scrivere un report sono sicuramente migliorate grazie a questo progetto.”
Aika Fishbeck dalla Germania - virtual mobility @Villa la Ripa Italia
“Ero molto interessata alla responsabilità sociale d’impresa e quando ho visto il progetto PMIR ho pensato che fosse l’occasione giusta per fare un’esperienza pratica che mi mancava. Le difficoltà più grandi avute durante la virtual mobility sono state la disponibilità dell’azienda e le comunicazioni solo via mail o con meeting online. Inoltre, preparando il report, anche capire quali erano gli indicatori che meglio si adattavano alla tipologia di azienda è stato sfidante. Il vantaggio principale è stato quello di poter mettere in pratica le mie conoscenze in un report reale. È stata davvero una grande esperienza! Mi è molto dispiaciuto non poter andare in Italia a fare l’esperienza di mobilità tradizionale e incontrare le persone all’interno dell’azienda. Questa esperienza mi sarà utile per il mio futuro professionale e ne sono molto orgogliosa.”
Riccardo Fichera dall’Italia – traditional mobility @BXL Europe Belgio
“Quando ho visto su Linkedin il post sul progetto PMIR ho deciso subito di iscrivermi. La sfida principale da affrontare è stata quella di gestire il poco tempo a disposizione e quindi la necessità di andare dritti al punto e alle informazioni necessarie senza perdere tempo. L’aspetto più interessante è stato quello di lavorare per una nuova azienda, così diversa da quella in cui lavoro attualmente. Ora ho più consapevolezza sui temi della sostenibilità e voglio proseguire questo percorso e portare questa esperienza nel mio attuale lavoro, facendo diventare coscienti i miei colleghi di questi aspetti così importanti per il successo dell’azienda, in quanto le tematiche ambientali, sociali e di governance sono ogni giorno più importanti per tutti noi.”