Storie di associazionismo, tra cultura e tradizioni popolari, per conoscere le eccellenze del nostro territorio

Da Ururi e San Martino in Pensilis (CB): Pietro Dilorenzo ci racconta la storia secolare della “Corsa dei Carri”

21 marzo 2022

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Il nostro sguardo da sempre è proiettato al nostro territorio, fonte di ispirazione e scoperta continua. Per questo abbiamo deciso di dedicare proprio alle associazioni non profit territoriali un nuovo spazio all’interno della nostra newsletter ImprontaEstra. Per individuare le realtà associative non profit meritevoli di essere raccontate, abbiamo chiesto aiuto ai dipendenti del Gruppo Estra. Molte le segnalazioni pervenute, per cui non è stato semplice selezionare alcune delle eccellenze che, da qui in avanti, troveranno spazio in questa nostra rubrica.

Per questo esordio la scelta è ricaduta su quattro associazioni che custodiscono gelosamente gli antichi valori della tradizionale “Corsa dei Carri” di Ururi e San Martino in Pensilis (CB), due comuni limitrofi del Molise accomunati da una millenaria tradizione: quella della corsa dei carri trainati da buoi che due anni fa ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di storicità da parte del MIBACT.

LE ORIGINI

La ricorrenza delle manifestazioni in due paesi - Ururi, di origine albanese e San Martino in Pensilis, autoctono - potrebbe far supporre una possibile provenienza del rito decentrata sull'altra sponda dell'Adriatico: in realtà nulla di tutto ciò. Le testimonianze avvalorano la tesi di un'origine del tutto autoctona, forse addirittura sannitica (Sanniti, antico popolo italico stanziato nell'area centromeridionale della Penisola) del complesso cerimoniale riproposto. La primavera è la musa ispiratrice che, con la sua rinascita, evoca la forte valenza simbolica nel rinnovo del ciclo della vita, portando con sé molte delle manifestazioni tradizionali più arcaiche. In questo caso l’origine religiosa della Corsa dei Carri trova nel rito per ricordare l'arrivo in San Martino dell'urna con le spoglie mortali di San Leo (intorno all'XI sec.) la sua vera ragione ed essenza. Ogni anno, nell'anniversario, i massari, cioè i proprietari dei buoi, rievocavano l'evento. Ururi in una fase successiva emulò la manifestazione (verso la fine dell'800) per rendere onore al proprio Patrono, per tramite di un frammento della Croce di Cristo.

CHI CE LA PRESENTA

A parlarcene è Pietro Dilorenzo, impiegato amministrativo, addetto agli sportelli di Ururi e San Martino in Pensilis di Estra Prometeo, che ringraziamo per averci resi partecipi di questo raro spicchio di storia popolare.

LA CORSA

Ma veniamo alla corsa: tre carri trainati da buoi e dozzine di cavalieri a cavallo gareggiano lungo il Regio Tratturo, un percorso storico che li conduce al traguardo posto ai piedi della Chiesa Matrice dei rispettivi Comuni. Il vincitore delle cosiddette “Carresi” si fregia dell'onore di trasportare in processione l'effige ed il vessillo del Santo Patrono: Santo Legno della Croce di Ururi e San Leo, in onore dei quali le due comunità svolgono la tradizionale Corsa dei Carri.

QUANDO

La manifestazione si svolge nei giorni 30 aprile (San Martino in Pensilis) e 3 maggio (Ururi).

LE ASSOCIAZIONI

Quattro le fazioni che si contendono il titolo, costituite in altrettante omonime associazioni: GIOVANI (bianco celesti), GIOVANOTTI (giallo rossi), FEDAYN (giallo verdi) e GIOVANISSIMI (giallo verdi - gareggiano solo a San Martino in Pensilis).

Queste fazioni in cui si divide la tifoseria, che coinvolge tutti gli abitanti fin dalla nascita, sono costituite in Associazioni Culturali non profit ed hanno il compito di custodire e preservare questa antica tradizione.

Le quattro associazioni hanno una sede posta nelle zone rurali dei comuni, dove vengono allevati e custoditi i buoi, rigorosamente selezionati di razza podolica e stupendi cavalli di diverse razze. A loro viene affidata la manutenzione dei carri (a due ruote e con un'unica stanga) e la preparazione dei buoi, animali da corsa che non vengono mai impiegati negli usuali lavori agricoli.

In questi spazi di condivisione avviene la principale occasione di aggregazione sociale di queste piccole comunità: nessuno viene escluso, bambini, uomini, donne e anziani, ciascuno offre volontariamente il proprio contributo al mantenimento del carro.
L'anno è scandito inoltre da importanti momenti di socialità: il Natale, il Carnevale, le sagre estive, quando appunto i soci mettono in campo iniziative aggregative che contribuiscono a tenere viva la festa durante tutto l’anno.

Le fotografie dei Carri dei Giovani (bianco celeste) e dei Giovanotti (giallo rosso) presenti nel video sono state gentilmente concesse dall'Associazione Centro della fotografia Domenico D'Adderio San Martino in Pensilis e sono a cura di Emiliano di Tata. Per le altre foto e il video ringraziamo Ivan Intrevado di Ururi.