Quanto costa la ripresa? Povertà energetica e misure di contrasto

I costi dell’energia, anche con gli ultimi avvenimenti, subiranno delle oscillazioni, ma prima o poi caleranno. La povertà energetica se non interverranno modifiche strutturali, resterà. Occorre che le aziende siano messe in grado di operare in un mercato non “drogato” da operatori e gestori che tengono comportamenti non corretti.
Serve più vigilanza sul mercato, anche a tutela degli stessi clienti. Inoltre, è necessario rendere più facile l’accesso alla produzione e all’importazione di energia da parte degli operatori.
Per le famiglie occorre intervenire sulle fasce più deboli della popolazione per garantire il pagamento delle bollette. Se le aziende fornitrici avessero un rischio più basso sui crediti da incassare, potrebbero mettere in campo azioni per calmierare le tariffe per tutti. Estra applica numerose rateizzazioni, ma l’allungamento nei tempi di incasso dei crediti provoca conseguenze sulla disponibilità finanziaria necessaria a sostenere le altre attività.
Come è possibile uscire, quindi, dalla povertà energetica? Abbassando i costi di produzione, usando fonti rinnovabili e aprendoci a tutto ciò che può portare a una riduzione dei consumi e a un bilanciato sistema fra produzione e consumi.
Tra le misure che si rendono ormai necessarie per l’Europa, anche e soprattutto alla luce degli ultimi fatti, ricordiamo:

• un’armonizzazione dei vari aspetti che caratterizzano il mercato del gas metano;
• un coordinamento delle politiche energetiche nell’area UE;
• un incremento deciso della produzione nazionale.

Nel 2022 l’impegno di Estra sarà continuare ad innovare, a tutelare le famiglie e l’ambiente, con uno sguardo attento alle comunità energetiche, un tema centrale sul quale siamo già al lavoro.

Paolo Abati, Direttore Generale di Estra