11 ottobre 2021
Estra, insieme al Comune di Arezzo e alle associazioni del Terzo Settore, ha attivato un innovativo progetto rivolto a bambini e ragazzi con disabilità fisiche e intellettive e le loro famiglie: “Estra è diversa”. Il progetto comprende attività ludico-sportive, laboratori nella natura per ritrovare il benessere psicofisico e tornare a socializzare e crescere. Si tratta di un percorso che mette insieme pubblico, terzo settore e privato per dare una mano alle fasce più deboli della popolazione e maggiormente colpite dalla pandemia.
Coordinato da ERA Aps, promosso da Estra con il Comune di Arezzo, l’Associazione Crescere e la Scuderia di Pan, “Estra è diversa sottolinea le peculiarità dell’Azienda, cioè l’attenzione al territorio e il sostegno a iniziative di prossimità”, come ha spiegato il presidente di Estra Francesco Macrì.
Sono previsti incontri organizzati in attività strutturate con laboratori didattici a contatto con la natura e animali (cavalli, asini, conigli, gatti e anatre), con tecnici Fise di Equitazione di base e riabilitazione equestre. L’obiettivo è quello di offrire momenti di aggregazione e condivisione sociale, svago e divertimento dopo un periodo di lunga reclusione.
L’emergenza Covid-19, le misure di isolamento e di restrizione sociale hanno infatti profondamente inciso sul benessere psicologico di tutti, ma soprattutto dei più giovani. Per questo, il progetto prevede anche una ricerca psico-sociale “per intercettare i reali bisogni delle famiglie e degli adolescenti, fornendo dati significativi all'Amministrazione Comunale per promuovere azioni di integrazione e inclusione sociale”, ha precisato la psicologa Elisa Marcheselli, Presidente di ERA Aps e coordinatrice del progetto.