08 aprile 2024
La Commissione UE ha selezionato le 100 città europee che parteciperanno alla Missione Ue per 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030. Nove di queste sono italiane e si tratta di Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. Queste nove città potranno fare da apripista, per sperimentare soluzioni da diffondere a tutti gli altri centri urbani del Paese.
Ma che cosa è la neutralità climatica? La neutralità climatica, o net-zero, si riferisce all'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas serra generate dall'attività umana e quelle assorbite in un determinato periodo di tempo. Per le città è associata a importanti benefici e qualità urbane, come la riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico, il miglioramento della salute e del benessere, la riduzione dell'impronta ambientale urbana, il miglioramento del verde urbano, la riduzione dell'impermeabilizzazione del suolo e il miglioramento della gestione dell'acqua.
Il Comune di Prato, insieme a oltre 40 stakeholder del territorio rappresentativi di servizi pubblici, economia, salute, cultura, società e ambiente, tra cui Estra, il 5 marzo ha firmato il Climate City Contract che verrà presentato alla Commissione Europea insieme al “Piano di azione per la neutralità climatica al 2030”, concludendo così la prima, e più delicata, fase di lavoro per raggiungere l’ambizioso traguardo della neutralità climatica al 2030.
Il Climate City Contract di fatto adotta il “Piano d’azione per la neutralità climatica” del Comune Prato, con l’obiettivo di analizzare le emissioni di CO2 del territorio per arrivare ad una riduzione delle emissioni dell’83% al 2030. Il restante 17% verrà ridotto con azioni di offsetting.
Il piano prevede di raggiungere questo sfidante traguardo mediante azioni concrete, da mettere in atto insieme agli enti firmatari, tra cui Estra, e che riguarderanno la decarbonizzazione dei consumi termici ed elettrici nel settore civile e industriale, l’elettrificazione dei consumi in ambito civile e nella mobilità, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, la diffusione di modelli di consumo consapevole, finalizzati alla riduzione dell’uso di materie prime e al loro riutilizzo e riciclo, e la promozione della mobilità alternativa e a basso impatto.