La fine del Mercato Tutelato dell'energia elettrica: un passo verso un futuro più competitivo e sostenibile

Una transizione che ha portato milioni di utenti a passare al mercato libero, ma anche una grande opportunità per un settore più concorrenziale e orientato alle fonti d’energia rinnovabile.

03 luglio 2024

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Il 30 giugno 2024 è stata una data cruciale per il settore energetico italiano: la fine del mercato tutelato dell'energia elettrica è stata infatti estesa anche alle utenze domestiche. Questa transizione, che ha portato milioni di utenti a passare dal mercato regolamentato a quello libero, rappresenta un cambiamento significativo non solo per i consumatori, ma anche per l'intero sistema energetico nazionale.

L’ultimo step della liberalizzazione di mercato, inizialmente prevista per il 2019 e poi rinviata, ha suscitato dibattiti e preoccupazioni, ma presenta anche numerosi vantaggi per l'economia e l'ecosistema energetico del Paese.

L'abolizione del mercato tutelato ha aperto la strada a una maggiore concorrenza tra i fornitori di energia elettrica: si tratta di un cambiamento destinato a stimolare l'innovazione e a migliorare l'efficienza del mercato. La competizione tra le aziende porterà a una maggiore diversificazione dell'offerta, con piani tariffari più vantaggiosi e servizi aggiuntivi che rispondono meglio alle esigenze dei consumatori. Le aziende sono incentivate a investire in tecnologie innovative, per offrire un servizio più affidabile e sostenibile.

Ma la liberalizzazione del mercato dell’elettricità è anche un'opportunità per accelerare la transizione verso fonti di energia rinnovabili. I fornitori di energia sono incentivati a investire in fonti rinnovabili per differenziarsi dalla concorrenza e rispondere alla crescente domanda di energia sostenibile da parte dei consumatori: in ottica di sistema, questo contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2, andando così in direzione degli obiettivi climatici tracciati dall'Unione Europea.

Un altro aspetto positivo sarà l'aumento della trasparenza: con un mercato libero, i consumatori hanno accesso a una gamma più ampia di offerte e possono scegliere quella più adatta alle proprie esigenze, confrontando prezzi e servizi. L’utente potrà e dovrà diventare più consapevole delle proprie scelte energetiche, ritagliandosi così un ruolo più attivo.

Tuttavia, non tutti gli utenti sono stati obbligati a scegliere un’offerta contrattuale sul mercato libero: infatti i clienti domestici vulnerabili (quelli di età superiore ai 75 anni oppure che versano in condizioni economiche svantaggiate o che rispettano altre condizioni predefinite), hanno avuto l’opzione di non cambiare offerta e rimanere nel “Servizio di Maggior Tutela”, mantenendo così - con lo stesso fornitore e senza interruzioni del servizio – il sistema tariffario definito dall’ARERA, l’Autorità di regolamentazione del settore.

Tutti gli altri sono stati chiamati a scegliere un’offerta sul mercato libero: chi non lo ha fatto entro il 30 giugno, è passato automaticamente al cosiddetto Servizio a Tutele Graduali, dove le condizioni contrattuali e la struttura economica sono prefissate e definite da ARERA (a prezzi liberamente stabiliti dal venditore, che applicherà le cosiddette tariffe PLACET), anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali, mettendo pertanto le attuali utenze all’asta, suddivise per lotti territoriali. In questa casistica, è quindi possibile, a partire da luglio, vedersi assegnato un fornitore diverso da quello attuale.

La scadenza di fine giugno ha portato con sé anche degli effetti indesiderati: in questo periodo, i call center delle agenzie di teleselling stanno ingaggiando una vera e propria battaglia a suon di telefonate per convincere gli utenti a cambiare offerta o fornitore. Si tratta di una pratica che, nella migliore delle ipotesi, può essere definita aggressiva o molesta, ma che spesso viene anche svolta con modalità che infrangono le leggi e le regolamentazioni esistenti in materia, fino a sconfinare a volte in veri e propri tentativi di truffa.

Da questo punto di vista, Estra ha optato per una scelta molto netta e precisa: eliminare le telefonate di marketing verso gli utenti.

In questo modo, nessuno sarà mai chiamato da Estra per sentirsi proporre o sollecitare un cambio di contratto. Al tempo stesso, invece, tutti gli sforzi dell’azienda sono stati concentrati sui canali di contatto e assistenza messi a disposizione di clienti e consumatori che vorranno chiedere chiarimenti, consigli e supporto operativo: dal numero verde, al sito web aziendale, ai canali social, fino agli store e sportelli presenti sul territorio.

La fine del mercato tutelato dell'energia elettrica rappresenta un momento di trasformazione per il sistema energetico italiano. Sebbene comporti delle sfide, offre anche molteplici opportunità per migliorare l'efficienza, la sostenibilità e la trasparenza del mercato. I consumatori, con le giuste informazioni e un approccio consapevole, possono trarre vantaggio da questa liberalizzazione, contribuendo al contempo a un futuro energetico più verde e competitivo.