12 novembre 2024
In mezzo alle colline dell’Alta Valdera, la società Albe, una joint venture partecipata al 50% da Alia Multiutility e al 50% da Belvedere, ha inaugurato da pochi mesi un nuovo impianto, tecnologicamente avanzato, per il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
L’impianto, che si trova a Peccioli, all’interno del polo tecnologico della società Belvedere, è un moderno biodigestore anaerobico in grado di trattare annualmente 97.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata della frazione organica, oltre a 8.000 tonnellate di verde derivante da sfalci e potature, che daranno origine a 8 milioni di metri cubi di biometano e a 18.000 tonnellate di ammendante compostato misto da poter utilizzare in agricoltura.
Il nuovo impianto di Peccioli, insieme a quello simile di Montespertoli (4 biodigestori capaci di trattare fino a 160.000 tonnellate di rifiuti da raccolte differenziate e di produrre 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di compost), consentirà l’autosufficienza dei comuni della Toscana centrale e costiera, che potranno trattare internamente il 100% di frazione organica da rifiuti solidi urbani e verde.
Si apre così una nuova fase: quella dell’indipendenza nella gestione dei rifiuti organici con un ruolo, per i territori coinvolti, da assoluti protagonisti nella produzione di energia pulita grazie al biometano e al compost.
“Trasformare i rifiuti in biogas, e quindi in energia pulita, è una sfida tecnologica e al tempo stesso un’imperativa necessità ambientale”, commenta il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra. ‘Abbiamo realizzato un impianto che riveste un valore strategico per la chiusura del ciclo di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani e per il raggiungimento dell’autosufficienza della Toscana. È un’indicazione della strada che intendiamo percorrere, con investimenti sul territorio per rispondere alle esigenze delle nostre comunità”.