Aipd Grosseto, per l’autonomia e i diritti delle persone con sindrome di Down

L’Associazione organizza corsi di formazione, progetti d’integrazione al mondo del lavoro e attività sportive per i ragazzi e le ragazze di tutte le età che ne fanno parte.

03 luglio 2024

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L’associazione raccontata in questo numero di Impronta Estra è stata segnalata da Guido Rustichini, Amministratore di società del Gruppo Estra S.p.a. che operano nel settore ambientale e delle energie rinnovabili. Guido ci ha fatto conoscere l’Associazione Italiana Persone con sindrome di down di Grosseto.

Costruiamo quindi un identikit dell’Associazione insieme alla Presidente dell’Aipd Grosseto, Sara Restante, che ha dichiarato: “Sono la mamma di due figli: Francesco 31 anni e Ginevra 13 con Sindrome di Down ed è per loro che sto cercando di cambiare la narrazione della disabilità che viene fatta. L’obiettivo principale per i nostri ragazzi con sindrome di down è quello dell'autodeterminazione, quindi lavorare per l'autonomia personale grande o piccola che sia”.

DA CHI: GUIDO RUSTICHINI
CHI: AIPD ASSOCIAZIONE ITALIANE PERSONE DOWN sez.di Grosseto APS
DOVE: GROSSETO e provincia
DA QUANTO: dal 2004
DI COSA SI OCCUPA: L’Aipd sezione Grosseto si occupa del recupero, dell’inserimento e dell’integrazione scolastica, lavorativa e sociale a tutti i livelli delle persone con Sindrome di Down, accompagnandoli durante il loro percorso di vita dall’infanzia all’età adulta, cercando di migliorare la qualità della stessa e, dove possibile, renderle indipendenti, attraverso percorsi e attività guidati secondo la metodologia quarantennale di Aipd Nazionale.

FINALITÀ E PUNTI DI FORZA: L’obiettivo è quello di tutelare, consolidare e proteggere i diritti delle persone con disabilità, attraverso due cardini principali: le pari opportunità e la non discriminazione.

PROGETTI REALIZZATI:

Autonomia: Corsi di formazione sull'autonomia che mirano a potenziare le capacità necessarie per l'indipendenza, requisiti fondamentali per entrare nel mondo del lavoro e per poter vivere in futuro in autonomia con il minimo supporto esterno. “Quello che noi prepariamo nelle attività è propedeutico ad una vita indipendente vera e propria, inserimento lavorativo e residenziale senza dimenticarci di tutte quelle persone che non hanno la competenza per poterlo fare”, spiega Restante, che aggiunge: “Il mio sogno sarebbe quello di poter avere un appartamento dove realizzare una palestra di vita, una sorta di università delle autonomie, (perché è così che dobbiamo vederla noi genitori anche in termini di investimento economico) dove i ragazzi possano vivere insieme, quelli più competenti con quelli meno competenti, imparando l'uno dall'altro senza lasciare nessuno indietro”.

Corso di cucina: Con questa iniziativa viene data ai bambini, ragazzi e adulti la possibilità di imparare a gestirsi, con un ruolo da protagonisti, nella preparazione di una merenda o di un dolce o di una vera e propria pietanza. L’attività della cucina non è così semplice come sembra in quanto implica non solo la preparazione della pietanza, ma anche l’andare a fare la spesa e sapere come si cucina il piatto prescelto. La cucina, infatti, non è un'attività banale. Richiede una serie di passaggi e competenze che vanno ben oltre la semplice esecuzione di una ricetta. Prima di tutto, è necessario saper fare la spesa: scegliere gli ingredienti giusti, valutare la qualità dei prodotti, e gestire il budget a disposizione. Questa fase insegna ai partecipanti a prendere decisioni consapevoli e a comprendere l'importanza di una buona alimentazione. Inoltre, la preparazione del piatto selezionato implica una conoscenza di base delle tecniche culinarie e una capacità di seguire istruzioni dettagliate.

Weekend in autonomia: La legge 112/2016 assicura il diritto delle persone con disabilità di scegliere dove, come e con chi vivere, attraverso la corretta preparazione del Progetto individuale. Questo implica una riconsiderazione totale dei metodi di intervento, mettendo al centro la persona con i suoi bisogni di supporto, desideri, aspettative e preferenze. L'obiettivo è superare gli interventi tradizionali, come i servizi preconfezionati o il carico sulla famiglia della cura della persona con disabilità. Per prepararsi a questa eventualità, l'Aipd Grosseto organizza soggiorni di autonomia per giovani dai 18 ai 35 anni, per sperimentare l'indipendenza e migliorare la propria autonomia personale.

Progetto SIL: Il Progetto SIL riguarda tutti i servizi per l'inserimento lavorativo. Gli operatori, formati dall'Aipd Nazionale, vengono istruiti sugli aspetti legislativi, burocratici e sull'educazione al lavoro per comprendere le esigenze e i desideri lavorativi di ciascun ragazzo. Successivamente, contattano l'azienda di interesse e conducono un colloquio. I ragazzi ricevono formazione sul lavoro, sull'importanza di esso, sul comportamento appropriato e su nozioni di base come la lettura di una busta paga. Attualmente, Nicoletta lavora con un contratto a tempo indeterminato presso Decathlon Grosseto, Angela svolge uno stage presso un bar a Grosseto, Matteo B. sta svolgendo il servizio civile presso la Caritas di Orbetello, Matteo P. è in stage presso Mercatissimo a Manciano, Ludovica è in stage presso Acqua e Sapone, e Valentina ha un contratto a tempo indeterminato presso Green e Francesca lavora ormai da 10 anni in Coop.

Sani e belli: Le persone con SdD hanno un rischio maggiore di sovrappeso/obesità rispetto alla popolazione generale. L’obiettivo di tale progetto è di promuovere un corretto stile di vita nelle persone con sindrome di Down, sia per quanto concerne le giuste scelte alimentari sia rispetto allo svolgimento di attività fisica, in un gruppo di individui con target di età che va dalla preadolescenza all’età adulta. Nello specifico il progetto si rivolge a un gruppo di 4 preadolescenti e adolescenti, e di 8 adulti, con un range di età compresa tra i 12 e i 40 anni di età. L’idea di tale progetto, già svolta dall’Associazione Italiana Persone Down Nazionale, ha lo scopo di combattere il rischio di sovrappeso e obesità che risulta essere maggiore nelle persone con sindrome di Down rispetto alla popolazione generale. Tale incidenza si registra a causa di diversi fattori biologici, tra cui il basso metabolismo basale, ma anche rispetto a fattori ambientali, quali la scarsa attività fisica, che hanno una compromissione nettamente più significativa sulla loro qualità di vita e sulla salute rispetto alla popolazione generale. A cascata, auspichiamo che anche gli altri membri della famiglia assorbano le nuove abitudini alimentari e relative all’attività fisica portate avanti dei loro figli, tanto da riscontrare essi stessi un cambiamento e un miglioramento anche della loro qualità di vita.

Altri progetti:

Baskin: Aipd Grosseto è promotore della squadra Gea Baskin Grosseto nella quale alcune delle nostre ragazze/i sono atleti. Il Baskin è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili, a donne e uomini, di giocare nella stessa squadra. Il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori indipendentemente dalle loro abilità di tirare a canestro.
Progetto Agricoltura: raccolta delle olive e la scoperta, al frantoio, della frangitura delle olive e la produzione dell'olio.

CONTATTI:
3805865218 (segreteria)
SITO : https://aipdgrosseto.it/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/aipdgrosseto

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