07 dicembre 2018
Oggi giornata importante al Salesi che festeggia l'avvio del secondo step di impiego di Estrabot nei reparti, programmato per assistere i piccoli pazienti dalla degenza fino alla camera preoperatoria, accompagnandoli dal momento della presedazione fino a poco prima dell'ingresso in sala chirurgica, luogo inibito anche alle mamme.
Estrabot diventa quindi anche un amico oltre che un grande aiuto a superare un momento di paura e di dolore che precedono sempre un intervento.
Davvero un grande lavoro di squadra che va dall'Ospedale al Territorio coinvolgendo sostenitori come Prometeo Estra, gli allievi dell' Itis Marconi di Jesi, che curano la programmazione, i loro colleghi dell'Istituto comprensivo Faà i Bruno di Marotta, che intervengono nella fase di test insieme ai professori che li seguono come il Professor Giuliano Fattorini e Alessandro Ganzetti. A questa compagine si è aggiunto un nuovo collaboratore molto prezioso La Rinoteca di Ancona che ha predisposto un innovativo carrello per la mobilità di Estrabot. E' l' unico prototipo esistente, che consente una grande flessibilità di impiego nelle camere di degenza e perfino in ascensore.
Il Direttore della Fondazione Salesi Carlo Rossi ha dichiarato che ci sarà una collaborazione anche con altre strutture sanitarie a partire da un possible lavoro di ricerca da strutturare con il Sant'Orsola di Bologna, Ospedale con il quale ci sì è recentemente confrontati sulla tecnologia di Nao nei reparti, visto che anche quest'ultimo è impegnato in attività con Robot in oncoematologia.
Il Presidente della Fondazione Salesi e Direttore Generale dell'Azienda Ospedali Riuniti, Michele Caporossi, ha ribadito come Etrabot attua la vera e propria coterapia con i piccoli pazienti e i risultati percepiti fino ad oggi sono sicuramente molto positivi.
Il Presidente dell’azienda Prometeo Spa ,Marco Gnocchini, ha affermato che continuerà a sostenere il progetto di Robot Therapy della Fondazione Ospedale Salesi, seguendone passo passo l’intero percorso di formazione del personale e di sviluppo "....abbiamo portato Estrabot, questo eccezionale robot umanoide, al Materno – Infantile di Ancona, ma il nostro contributo non si ferma qui. Il progetto ci sta particolarmente a cuore, perché oltre ad offrire un sostegno concreto ai piccoli pazienti, aiutandoli a superare le paure e a vivere la malattia in chiave positiva, esalta le migliori eccellenze del territorio in campo sanitario e nei settori dell’ingegneria e della scuola. Tengo anche a sottolineare che Estrabot e il suo impiego nelle coterapie hanno destato l’interesse di altri ospedali punto di riferimento per le cure pediatriche, come il Meyer di Firenze. Partner fondamentali del progetto sono anche le scuole e, come anticipato questa mattina agli studenti dell’IIS Marconi, Estra Prometeo, da sempre attenta alla formazione, invita i ragazzi a partecipare a esperienze di studio e a progetti di alternanza scuola – lavoro all’interno delle varie aziende del gruppo”.