Limita lo spreco aiuta il mondo

Il progetto nasce dall’esigenza di proseguire l’esperienza della raccolta alimentare effettuata negli ultimi due anni scolastici in tutte le scuole della provincia di Prato e che ha dato risultati veramente eccezionali sia dal punto di vista educativo sia per il coinvolgimento emotivo –relazionale –collaborativo della comunità scolastica sia per l’entità della raccolta. Da questi esiti è scaturita la forte motivazione a realizzare il progetto con l’obiettivo di far riflettere gli studenti, non solo in forma teorica, sullo “spreco alimentare ” strettamente collegato al dispendio energetico- ambientale e interconnesso con i valori etici della solidarietà, della cooperazione e del riconoscimento del disagio altrui. Il progetto si prefigge di educare alla “cultura del consumo consapevole” per limitare gli sprechi a favore dei più poveri, migliorando così la situazione di disagio di alcune fasce di popolazione. Tutto ciò partendo dall’esperienza quotidiana personale degli alunni, cercando di sviluppare nei giovani anche la consapevolezza di corretti stili di vitaLo spreco alimentare non riguarda solo il cibo ma anche una serie di risorse preziose che spesso non sono conosciute: i cibi prima di arrivare sulle nostre tavole vedono l’investimento di diverse risorse naturali come acqua, fertilizzanti , combustibili, suolo, fonti energetiche di ogni tipo. Queste risorse hanno un forte impatto ambientale che il nostro pianeta non può più permettersi ,specialmente considerando l’aumento della popolazione mondiale e le risorse necessarie per la sopravvivenza di tutti senza depauperare le ricchezze ambientali

I ragazzi di oggi non sono a conoscenza di quello che voglia dire uno spreco alimentare selvaggio ed incontrollato, c’è quindi la necessità di far emergere in modo efficace i temi riguardanti questo problema. In ambito scolastico si possono programmare molte occasioni per accrescere nei ragazzi la conoscenza delle problematiche che un “cittadino del mondo” deve saper affrontare, con scelte consapevoli e comportamenti rispettosi.E’necessario partire dai banchi di scuola, in quanto i giovani sono un terreno fertile su cui seminare i valori del cibo e della solidarietà. Al centro delle riflessioni da proporre alle scuole ci dovrà essere la comprensione della complessità del mondo in cui si vive, acqua, aria, nutrizione, energia, salute, sprechi, inquinamento, l’interdipendenza di molteplici fattori e il significato di sviluppo sostenibile che vanno conosciuti per poter interagire consapevolmente nell’ottica di un bene comune da condividere.